Autore: | Filippo Pedrocco |
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Formato: | cm 27 x 32,5 |
Pagine: | 432 |
Immagini: | circa 400 |
Rilegatura: | cartonato con sovracoperta plastificata e cofanetto stampato a 4 colori |
ISBN: | 978-88-901237-7-1 |
€100.00
Esaurito
Gli affreschi nei palazzi e nelle ville venete
Il successo economico e politico di Venezia, a partire dalla fine del XV secolo, si riflette nell’entroterra veneto, dando vita alla cosiddetta “civiltà delle ville venete”. I nobili veneziani costruiscono imponenti e splendide ville di campagna che servono sia come centro di potere per il controllo politico e lo sfruttamento economico del territorio, sia come rifugio dalla frenetica attività dell’ambiente cittadino. La villa di campagna è dunque un’azienda agricola che controlla un immenso territorio, ma anche un luogo di villeggiatura, in cui il nobile finalmente si può dedicare alla vita contemplativa, allo studio delle arti e delle lettere, alle salubri passeggiate a piedi e a cavallo. Durante l’arco di tre secoli, dall’inizio del Cinquecento fino alla caduta della Serenissima nel 1797, i potenti aristocratici veneziani commissionano grandiosi cicli di affreschi che decorano gli interni di queste ville, trasformate in eleganti dimore che nulla hanno da invidiare ai sontuosi palazzi veneziani. Le finte architetture e l’uso frequente del trompe-l’oeil “sfondano” le pareti delle sale verso l’esterno, creando spazi dove la vita domestica è in continua simbiosi con il paesaggio rurale. Gli artisti che le decorano sono alcuni dei più grandi maestri della pittura europea (Veronese, Tiepolo, etc…), ma anche autori meno conosciuti che questo volume intende scoprire o ri-scoprire. Una ricca scuola pittorica di frescanti si sviluppa infatti generazione dopo generazione lungo un arco temporale di circa trecento anni, dando vita ad una delle più fantastiche stagioni nella storia della pittura italiana ed europea. Questo volume intende dunque fare luce sui maestri che si sono susseguiti nell’impresa di decorare le ville venete. Una campagna fotografica realizzata appositamente permette di addentrarsi non solo nelle ville più note e visitate, ma anche in quelle meno famose, spesso non aperte al pubblico, che custodiscono fantastici tesori d’arte, la cui esistenza è nota solo ad un ristretto numero di specialisti e il cui valore è spesso sottovalutato. Oltre ai già citati maestri, conosceremo, per citarne soltanto alcuni, artisti cinquecenteschi come Giambattista Zelotti, Giovanni Antonio Fasolo, Battista del Moro, Lodovico Pozzoserrato, seicenteschi come Luca Ferrari da Reggio, Lodovico Dorigny, Nicolò Bambini, settecenteschi come Jacopo Guarana, Antonio Balestra e Giambattista Crosato. Un viaggio affascinante, dunque, che porterà alla riscoperta di un patrimonio ancora in larga parte ignorato.
Il curatore
Filippo Pedrocco, storico dell’arte veneziano, è direttore del Museo del Settecento di Ca’ Rezzonico. Ha pubblicato, tra l’altro, numerose monografie su importanti protagonisti dell’arte veneta dal Rinascimento al Settecento, spesso tradotte e distribuite anche all’estero. Tra queste ricordiamo i volumi dedicati a Antonio Guardi (Berenice, 1992), Giorgione (Rizzoli, 1999) Michele Marieschi (Bocca, 1999), Tiziano (Rizzoli, 2000), Il Settecento a Venezia. I vedutisti (Rizzoli, 2001), Giambattista Tiepolo (Rizzoli, 2002).